Le ceramiche di Erminia Guarino

di Dino Vincenzo Patroni, già docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli

Artista per vocazione, eredita da suo padre Luigi, (meglio conosciuto come Gino Guarino), prima di tutto la passione per l’arte e per il restauro ceramico e successivamente il suo piccolo laboratorio sito nella mediterranea cittadina di Praia a Mare in provincia di Cosenza. Erminia Guarino è un’artefice e non una semplice artigiana perché, padrona dei codici che le permettono di esprimersi con sapiente capacità manuale, crea sempre oggetti mai replicati e quindi originali ed innovativi. Modella e plasma le argille trattate o quelle refrattarie che regolarmente ingobbia o alle quali dà il bagno di smalto per ricoprirle di ossidi o di colore. Sperimenta così, instancabilmente, sino al raggiungimento di un risultato a priori propostosi. Nascono dalla sua filosofia di vita oggetti superlativi e singolari per l’arredo di interni o sculturine per collezionisti raffinati, tutti pezzi unici, irripetibili.

Erminia Guarino produce così nel più antico ed importante laboratorio d’arte di Praia a Mare e dintorni le sue ceramiche, opere plastiche contemporanee di delicata ed elegante bellezza. Come il suo primo Maestro, il suo papà Gino scomparso ancora in giovane età, questa autrice del sud Italia rappresenta una delle personalità femminili più significative nel panorama artistico calabrese proprio per la sua poetica che, stimolata dai luoghi dove vive ed opera, contribuisce alla cultura e alla divulgazione di un’arte per nulla “minore”, antichissima e nello stesso tempo sempre attuale.
L’artista, nonostante la giovane età, ha già ottenuto riconoscimenti e premi, partecipando a concorsi ed esposizioni del settore ceramico in importanti città ed alcune sue opere, oltre che in collezioni private, figurano in musei d’arte contemporanea italiani e stranieri.
Erminia Guarino conosce il mestiere e ci sorprenderà sempre con opere di contenuto oltre che di estetica, rinnovandosi ed osando sempre di più nel campo della ricerca e della sperimentazione ceramica. Personalmente ne sono convinto.

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